Lupin III – La Principessa della Brezza: La Città nascosta nel Cielo

Lupin e Jigen sono in Europa e… stanno facendo da badanti a un neonato? In realtà il bambino appartiene ai Pirati del Cielo, un gruppo di ex soldati dell’esercito di Shaharta, piccola nazione indipendente situata tra le Alpi italiane. Il regno, fino a diciassette anni prima, era una monarchia; ma, in seguito ad un colpo di stato, fu stabilita una repubblica e l’esercito reale spodestato. Shaharta è sempre stata rinomata per la sua tecnologia per la costruzione di aeronavi alimentate a elio. Si dice, però che esistano quattro cristalli che, se riuniti, condurrebbero all’anima di Shaharta, il leggendario tesoro perduto. Attualmente, però, la nazione è governata dal primo ministro Sion Adel Bikrobute manovrato da un uomo senza scrupoli di nome Koshal Van Shutelvalt che desidera impadronirsi del leggendario tesoro e sfruttare il più possibile le risorse della nazione.
Lupin, con l’aiuto della sua banda, ma anche della giovane Yukita e dei pirati del cielo cercherà sia di recuperare il tesoro sia di aiutare la stessa Yukita a ritrovare il suo popolo liberando Shaharta dalla falsa repubblica insediatasi.

Scheda Special TV

Titolo Originale	Rupan Sansei – princess of the breeze ~Kakusareta kūchū toshi~
Autore	Monkey Punch
Regia	Takaomi Kanasaki
Sceneggiatura	Machitadoko Shigeru Morita Katsuro Hidaka
Character Design	Takahiro Kagami
Studio	TMS Entertainment
Musiche	Yuji Ono
1ª Proiezione	2013
Produttore Italiano	Mediaset (Italia 1)

La Principessa della Brezza è uno Special bello e, in un certo senso, particolare. In primis bisogna sottolineare il fatto che Shaharta si trovi proprio in Italia e che, nel film, i nostri amati protagonisti passeranno anche per Roma. Perché è particolare? Questo Special, in parte, è una sorta di omaggio a Il Castello di Cagliostro, tant’è che ne è stata riproposta anche la colonna sonora Fire Treasure in versione rivisitata. Dal film Miyazakiano è stata ripresa anche l’idea di ambientare la vicenda in una piccola nazione monarchica che cela misteri e tesori. Ovviamente tra le due opere non c’è paragone, ma ciò non vuol dire che questo film non sia bello, anzi. L’unica grande pecche che va sottolineata è la caratterizzazione degli antagonisti che risultano di poco spessore e non reggono il confronto né con la caratterizzazione dei protagoniste, né con quella dei Pirati del Cielo, Yukita in primis. Quest’ultima, infatti, non solo è resa benissimo graficamente, ma ha anche una grande evoluzione nel corso del film.
Disegni eccellenti così come le animazioni sono poi la ciliegina sulla torta, la cornice di un film che già di per sé vale la pena vedere.